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Montepiatto - Pietra Pendula
Da Torno a Montepiatto e alla Pietra Pendula

mappa CMTL: [].
mappa Google: [].
traccia gps.
partenza: da Torno: piazza Caronte.
parcheggio: scarsa possibilità di parcheggio nel paese, l'auto può essere lasciata nei parcheggi esistenti sulla vecchia strada (che raggiunge Perlasca) da imboccare prima della galleria di Torno (venendo da Como), incrocio a sx. Oppure in corriera C30 che parte da Como o in battello.
statistica: [].

itinerario: da Piazza Caronte si imbocca via Tridi e raggiunta via Santa Croce la si percorre a dx fino a raggiungere via per Someana [  ] e la si percorre [ ] sino a incrociare una viuzza, che proviene dalla parte alta del paese, presso una cappelletta []. Si svolta a dx e la si percorre per una cinquantina di metri sino ad un cartello che segnala una deviazione a sx per Montepiatto, un sentiero che risale la parte occidentale del monte []. Si sale all'ombra del bosco con tratti a scalinata [ ], superato un rudere sulla sx si incontra un tornante e si continua a salire sulla scalinata [], che poi si trasforma in mulattiera [] fino a un successivo tornante [], per poi trasformarsi nuovamente in scalinata [] e si arriva a un piccolo masso erratico []. Si prosegue ora con un tratto a zig-zag alternando gradinate a percorsi senza gradini [ ] sino ad arrivare a una casupola abbandonata []. Nella salita non è difficile imbattersi in alberi caduti, spezzati dal vento, o alberi morti, ciò è dovuto all'abbandono della montagna, tagliare gli alberi morti, malati o cresciuti su pendenze eccessive, sostituirli con piante nuove, togliere le foglie cadute, regolare l’erba per far respirare il sottobosco, curare i sentieri e i muretti a secco, sono azioni essenziali per mantenerlo vivo e tutelare la biodiversità, peccato che più o meno in tutto il territorio del Triangolo Lariano ciò non avvenga [  ]. Ancora una breve scalinata [], si svolta a sx e si vedono le prime baite di Montepiatto []; poco dopo si incrocia sulla dx la Strada Regia che arriva da Brunate [].
Montepiatto è un piccolo insediamento di case sparpagliate, poste a circa 600 mt di altitudine su un pianoro sopra il comune di Torno. Della storia di Montepiatto nei secoli passati si sa poco o nulla, non ce nè traccia negli archivi storici di Torno e/o Como. Montepiatto conta stabilmente pochissime persone residenti per tutto l’anno; è quindi soprattutto luogo di villeggiatura estiva o in occasione dei week-end e delle festività. All'arrivo un cartello da il benvenuto [ ], e proseguendo lungo la stradina selciata si entra nel borgo [], che merita una sia pur breve visita [   ]. Quasi al centro dell'abitato una freccia indica la direzione verso la Pietra Pendula []; si segue una stradina selciata [] e poi si sale su una lunga gradinata [], e si arriva a un pianoro dove ci sono attività agroturistiche e di allevamento [ ]. Una gradinata di 34 gradini [] introduce al piazzale della chiesa di Santa Elisabetta e del relativo convento. E' di origine sconosciuta, il primo documento datato che la cita è del 1488 nel quale viene nominata la confraternita che risiedeva nell’attiguo monastero, che si ritiene un distaccamento del monastero del Sacro Monte di Varese. La semplice facciata è caratterizzata dal portale e da una monofora con arco a tutto sesto, e sul fianco sinistro si erge il campanile []. L’interno è composto da un’aula ad unica navata, divisa in tre campate. Dal sagrato spettacolare vista sul lago e i monti che lo circondano [          ]. Si esce dal sagrato della chiesa e costeggiandolo dall'esterno si entra in un bosco [ ].

Pietra Pendula è un blocco di granito ghiandone proveniente dalla Val Masino che imponenti movimenti glaciali ne hanno reso possibile lo spostamento e quì si depositò 50-60.000 anni fa. Poggiato su uno stretto basamento di roccia calcarea locale, molto probabilmente assottigliato ad opera dell'uomo per far risalire il blocco roccioso, in modo da accentuare la caratteristica forma di fungo. Le sue dimensioni sono di 2x4x3 mt, per un peso di 60 t circa [      ].
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