IMMAGINI
SITI DI TREKKING















Tra i due rami del lago.
Il Triangolo Lariano č caratterizzato da una grande quantitā di paesaggi, determinati dalla natura e dall'opera dell'uomo che da millenni vive e si misura con questo territorio, trasformandolo a volte in modo rispettoso, altre molto meno. La cornice č quella del lago di Como con i suoi colori, le sue luci e le sue suggestioni: un paesaggio di grande bellezza, celebrato da artisti, scrittori e poeti, con le sue ville ricche di storia e di arte e i suoi piccoli borghi arroccati sulle rive. Ma il Triangolo Lariano č anche montagna dai molteplici aspetti: aspre pareti e guglie rocciose ravvivate solo dal giallo, dal rosa e dall'azzurro della flora rupestre, accanto a dolci rilievi coperti di prati e boschi. C'č anche un aspetto del paesaggio modellato dai fiumi e dai torrenti, con le cascate e i corsi d'acqua spumeggianti; ci sono i laghetti cosidetti "minori", ma non per questo meno affascinanti e interessanti. Un balcone tra le Alpi e la pianura da cui lo sguardo puō spaziare e perdersi fino all'orizzonte degli Appennini.
"... Un giorno io sedeva stanco d'un viaggio faticoso a raccogliere gli spruzzi che mi gettavano addosso le onde del Lambro nel frangersi contro de' massi di cui č ripieno quel letto. Mirava il grosso borgo al fondo d'una valle angusta, e diceva fra me: di quali austere bellezze fu prodiga la natura a questo sito! Se io fossi un signore!... ma troncava di mezzo la frase, vedendo l'impossibilitā del mio pogetto, e dando una svolta al pronome proseguiva: Quante volte un signore va sbracciandosi a creare fiumi e laghi e monti e grotte dove la natura pose terreni piani, o incolti, o ridenti; a mettere boschi ove dovrebbero biondeggiare le spiche, a far saltare il camoscio, ove dovrebbero sbrucare le giovenche ed i buoi. Ma ne viene che i suoi monti, i suoi laghi, i suoi boschi, se tu li paragoni a'naturali, si cambiano in mucchietti di talpa, in pozzette d'acqua piovana, in cespugli di rovi. Qui potrebbe trovar tutto creato la natura; un ripido torrente quando ruinoso, quando pressochč asciutto, nel cui letto brillano migliaja di petruzze di svariatissimi colori; monti maestosissimi che s'ergono colla cima acuminata, quasi affilata lancia; su loro crescono al basso vigneti e noci, sul dorso prati, in alto giganteggiano i castagneti, i faggi e le querce; cascatelle quasi perenni soverchiate da ponti di legno, donde l'occhio avezzo alla pianura guarda con titubanza. Un po' di tutto questo si potrebbe chiudere in un bel parco, e la delizia naturale vincerebbe di lunga mano qualunque altra potesse l'arte pių lusinghiera contrapporle...".
Ignazio Cantų, Guida per i monti della Brianza e per le terre circonvicine", 1837.