mappa CMTL: [].
mappa Google: [].
traccia gps.
partenza: da Odsigo (Valbrona) raggiungibile in auto percorrendo la SP46 che collega Asso con Onno.
parcheggio: esiste una discreta possibilitā di parcheggio all'inizio del sentiero [], altri parcheggi nell'abitato [].
statistica: [].
itinerario: ad oggi (2024) il sentiero viene indicato come chiuso [], io l'ho percorso per fare una relazione alla CMTL, non č messo peggio di altri sentieri, lo consiglio solo a escursionisti esperti, dotati di una app per seguire l'itinerario anche sullo smartphone. E' necessario indossare buone calzature da trekking. Si lascia il parcheggio in direzione di una cappella [] dove inizia il sentiero, si trova immediatamente un bivio, andare a sx dove poco oltre si trova il cartello bianco con il numero 28 [], si inizia la salita sul sentiero che qui č molto largo [], si supera una catasta di legna [] poi il sentiero gira a dx (come indicato da un segnavia) e prosegue in salita accanto a un piccolo alveo di un rigagnolo in quel momento a secco []. Poi il sentiero si restringe, comunque č sempre perfettamente visibile sul terreno [] e molto ben segnalato []. Si attraversa una radura seguendo il calpestio sull'erba, abbastanza intuibile [], rientrati nel bosco c'č un tornante a dx (segnalato con il solito bollo bianco su un albero) [] e subito dopo a sx (bollo segnavia) [] poco oltre si incontra un bollo Cai (bianco e rosso) su un sasso []. Si arriva a un albero caduto sul sentiero, comunque č possibile passare senza alcuna difficoltā [], poi pių avanti un altro albero caduto, ma il passaggio č stato liberato []. Si arriva a un canale scolatoio secco, che puō sembrare un sentiero, lo si attraversa e si continua diritto in direzione dell'albero con bollo segnavia [], poi si gira a dx [], si supera un altro albero con il bollo segnavia [] e dopo una decina di metri si gira a sx e si ritorna a camminare a fianco del canale scolatoio []. Proseguendo si continua a trovare bolli segnavia sugli alberi e sui massi e anche un ometto []; dopo un tratto ripido si arriva in un punto in cui si deve prestare attenzione, perchč a sx si stacca un sentiero, lo si deve ignorare in quanto termina dopo poche decine di metri presso un piccolo riparo abbandonato []. Si deve invece proseguire diritto su un tratto scosceso []; superato il tratto ripido si tiene la dx [] e si passa accanto a una baita []; si rientra nel bosco [] e si procede su un traverso []. Alla fine del traverso, presso un piccolo masso erratico, il sentiero gira a dx e sale lungo la linea di maggior pendenza []; qui il calpestio sul terreno č meno visibile e in alcuni tratti scompare, bisogna prestare grande attenzione ai bolli sugli alberi che comunque sono presenti (utile una applicazione di geolocalizzazione dei sentieri su smartphone) []. Al termine del tratto molto ripido il sentiero piega a dx [] a sx č presente un piccolo capanno [] e seguendo i bolli si prosegue in direzione della dorsale del Monte Megna [] sino a incrociare il sentiero che sale dall'Alpe di Megna, continuare in leggera salita [], ora si procede verso nord [] e poi verso ovest-sud-ovest [] e in breve si raggiunge la dorsale che sale dalla Conca di Crezzo []. Sulla dosrsale finisce il bosco e lascia spazio al panorama, si gira a sx verso la vetta (1050 mt.) che si raggiunge in breve []. Il ritorno per la stessa via dell'andata.