SITI DI TREKKING
















da Civate all'Abbazia di San Pietro al Monte
mappa CMTL: [].
mappa Google: [].
traccia gps.
partenza: Si parte dal paese di Civate. Il paese è raggiungibile in auto da Milano/Monza (da sud) o da Lecco (da nord) con la SS36 e con piccola deviazione oppure con il treno della linea Monza-Molteno-Oggiono-Lecco e dalla stazione si attraversa il paese.
parcheggio: l'itinerario inizia in località Pozzo, c'è un minuscolo parcheggio lungo l'omonima via, ma è praticamente impensabile parcheggiare lì. La soluzione migliore è trovare un parcheggio (non a orario) nel paese e raggiungere a piedi l'inizio del sentiero. Io ho parcheggiato in via La Santa, in uno spiazzo a parcheggio libero [ ]. Questa via parte dalla stazione ferroviaria e si inoltra nel paese [].
statistica: [].
itinerario: breve percorso ad anello che porta a visitare una delle più belle basiliche romaniche di Lombardia.
Si percorre via La Santa verso il centro del paese [], e poi via Manzoni [], al cui termine si svolta a dx e si prende via del Crotto [ ] e poi via Longoni Abate [ ], al cui termine inizia via Del Pozzo [ ]. A un tornante si lascia via del Pozzo e si prende una stradina chiusa al traffico e a fondo cieco [ ] che conduce in frazione Pozzo, costituita da poche case e un crotto [ ]. Qui inizia il vero e proprio itinerario, che solca la Valle dell'Oro, inizialmente su percorso acciottolato [ ]; si supera un minuscolo insediamento rurale: la Cascina dell'Oro [ ], e si attraversa una faggeta su stradina acciottolata [] a dx si deve ignorare una mulattiera [] e si supera una casota [ ]. Si procede sempre nel bosco di faggi, ma la pendenza aumenta [ ]. La stradina finisce e si cammina su sentiero molto ripido [], che quasi subito diventa a gradini []. Poco più avanti sulla sinistra, si stacca un tracciato realizzato di recente. Porta anch’esso alla Basilica di San Pietro al Monte, è sempre molto semplice, leggermente meno ripido ma un po’ più lungo rispetto al sentiero classico, che sale a gradini nella faggeta [ ]. Si supera una seconda casota [ ], e si procede sempre su ripida scalinata, ma non troppo faticosa [ ]. Passando sotto un arco con la scritta: “Ora et Labora” [] si viene accolti dall’oratorio di San Benedetto [].
L'abbazia di San Pietro al Monte è un complesso architettonico di stile romanico, e si trova a quota 630 mt. sulle pendici del Monte Cornizzolo. Si compone di tre edifici: la basilica di San Pietro, l’oratorio intitolato a San Benedetto e quello che era il monastero di cui rimangono solo rovine. E' un complesso di origini benedettine, che è senza dubbio uno dei più interessanti della provincia di Lecco e della Lombardia e rappresenta una meta di notevole interesse storico, artistico, religioso. E' raggiungibile solo a piedi, e si trova, circondato da prati, in una radura nel bosco.
Molto poco si conosce delle origini dell'abbazia, che pure un documento rivela come una comunità monastica significativa nell'Europa carolingia, seppur non paragonabile per numero di monaci e ampiezza alle maggiori istituzioni d'oltralpe. La leggenda narra che l'ultimo re Longobardo: Desiderio, vi costruì un cenobio nell'anno 700. Il documento più antico che cita il complesso è del IX secolo, si riporta la presenza dell'abate Leutgario con trentacinque monaci benedettini legati al monastero di Pfäfers in Svizzera. Vi soggiornò il vescovo di Milano Arnolfo negli ultimi anni della sua vita e ivi fu sepolto nel 1097. Il monastero fu distrutto dal Libero comune di Milano in seguito allo schierarsi dai monaci con l'imperatore Federico Barbarossa. Risorse nella seconda metà del XVI secolo ad opera dei monaci Olivetani, che però vennero scacciati durante la Repubblica Cisalpina.
Un'imponente scalinata porta all'ingresso della basilica (la vecchia abside a est), un ampio atrio semicircolare illuminato da bifore, costruito su due piani, uno a livello della chiesa l'altro a livello della cripta che poteva dare alloggio ai pellegrini. I gradini che compongono la scalinata sono in serpentino verde e granito. All'interno la chiesa si presenta come una navata rettangolare con copertura a capriate, alla cui estremità occidentale è presente un ciborio decorato con stucchi semipolicromi. Sui muri è presente un'imponente apparato decorativo di eccezionale ricchezza e complessità, gli stucchi e gli affreschi presenti si connettono tra loro ubbidendo ad un medesimo linguaggio denso di rimandi simbolici alla dottrina ecclesiale, lasciando intuire la presenza di "una mente ideatrice di altissima preparazione teologica. L'altare posto di fronte all'abside occidentale è sormontato da un elegante ciborio in stucco che, nella sua struttura architettonica, ricorda quello della basilica di Sant'Ambrogio a Milano; è sostenuto da quattro colonne con capitelli sormontati da altorilievi in stucco. Nella sottostante cripta, divisa in tre navate, sono presenti due file di tre colonne; al termine della navata centrale è posto un modesto altare in muratura alle cui spalle si possono osservare, scene riguardanti la vita di Maria.
L’Associazione Amici di San Pietro, nata nel 1975 a Civate, raccoglie un gruppo di volontari che collaborano alla conservazione del complesso monumentale della basilica di San Pietro al Monte e dell’Oratorio di San Benedetto e all’accoglienza dei visitatori. Fondatore dell’Associazione è stato Don Vincenzo Gatti, membro della comunità religiosa della famiglia Beato Angelico, che ha coordinato per oltre cinquant’anni i restauri del complesso abbaziale, offrendo oltre alla sua competenza artistica anche una testimonianza di vita spirituale secondo lo spirito benedettino. La basilica è visitabile il sabato e la domenica e nei giorni feriali solo alle comitive previo prenotazione e solo su disponibilità dei volontari.
Guarda alcune immagini dell'esterno della basilica.
Il posto è molto panoramico, guarda alcune immagini.
Il ritorno è possibile per lo stesso itinerario dell'andata oppure con un percorso ad anello.
In quest'ultimo caso si segue una stradina acciottolata [] come indicato da alcuni cartelli segnavia [], in direzione di Civate - Alpe Linate. Si percorre la stradina pianeggiante [ [] e a un incrocio si deve prendere il sentiero che si stacca a dx [] e si percorre un rado bosco con il percorso pianeggiante []. Più avanti si deve ignorare un sentiero che si stacca a sx [] e si prosegue diritto [] e a un successivo bivio si prende a sx come indicato da un cartello segnavia []. Inizia la discesa verso Civate [], a un bivio si incontra il sentiero che scende dal percorso fatto in precedenza [ ], poco oltre si deve ignorare la stradina che si stacca a dx e proseguire diritto (leggermente a sx) [] e si continua in discesa [ []. Percorso un breve tratto si arriva in localita Alpe di Linate,dove è presente un insediamento agricolo [ ]; essendo fuori dal bosco si gode di un bel panorama sul lago di Annone [ ]. Si continua in discesa [ ], un ultimo tratto a gradini [] e ci si ricongiunge con l'itinerario dell'andata [].
tutti i diritti riservati © acweb-2004.it