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La Val Ravella, Sentiero Geologico: eventi geologici esplicativi (8-14).

Evento n. 8: Rosso Ammonitico Lombardo
rosso ammonitico lombardoIl Rosso Ammonitico Lombardo č una roccia sedimentaria marina, calcarea-marnosa, con intercalati livelli e lenti di selce, che risale al Giurassico Inferiore (circa 190 milionidi anni fa). Di colore rossastro, č ricca di fossili, sopratutto Ammoniti, ovvero molluschi Cefalopodi dalla conchiglia a spirale piana, estinti alla fine dell'era Mesozoica. Tale formazione affiora discontinuamente nella porzione meridionale del Triangolo Lariano, specialmente nei dintorni del Buco del Piombo e dell'Alpe Turati. Nella zona dei Corni di Canzo č presente in particolare nella perte alta della Valle Ravella: la si puō vedere pių avanti lungo il sentiero attorno alla "Marmitta dei giganti", dove forma una piccola parete. Questo tipo di roccia viene usata come pietra di pavimentazione: un esempio si puō vedere nella Galleria Vittorio Emanuele a Milano, anche se in questo caso si tratta di Rosso Ammonitico Veneto del Giurassico Superiore.


Evento n. 9: Verrucano
verrucanoE' un masso proveniente dall'alta Valsassina (zona di Margno), costituito da un conglomerato compatto, di colore rossastro, formato sopratutto da ciottoli quarzosi e di porfido. Si tratta di una roccia sedimentaria continentale, formatasi in clima sub-desertico, risalente alla fine del Permiano (l'ultimo periodo dell'era Paleozoica o Primaria, circa 260 milione di anni fa). Viene interpretata come il risultato dell'erosione dell'antica catena montuosa Ercinica, di etā Permo-Carbonifica (attorno a 350-300 milioni di anni fa) e del successivo deposito e consolidamento delle sabbie e ghiaie prodotte dallo smantellamento delle precedenti montagne.


Evento n. 10: Granodiorite "Ghiandone"
ghiandoneE' un masso erratico di trasporto glaciale, proveniente dalla Val Masino. Si tratta di una granodiorite, roccia magmatica compatta che si č raffreddata lentamente in profonditā nella crosta terrestre, tra i 35 e 25 milioni da anni fa. Viene cosė chiamata per la presenza di grossi cristalli di feldspato potassico di colore bianco-rosato e di forma sub-rettangolare, che ricordano le ghiande. Il ghiandone viene estratto principalmente nella Val di Mello e nella Val dei Bagni e viene usato come materiale lapideo ornamentale per cordoli, colonne.


Evento n. 11: Serpentine
serpentineSi tratta ancora una volta di un masso erratico di trasporto glaciale proveniente dalla Val Malenco. E' una roccia metamorfica, compatta e tenace, di colore da verde scuro a nerastro, cosė chiamata perchč il suo aspetto ricorda quello della pelle dei serpenti. Deriva da trasformazioni di rocce molto basiche, le peridotiti. Lungo il sentiero si vedono diversi blocchi di serpentine regolarmente tagliati: infatti, prima della Seconda Guerra Mondiale, una ditta del lecchese "cavava" questo materiale per uso edilizio, tagliando questi blocchi quasi esclusivamente a mano nel luogo in cui si trovavano, con l'ausilio di seghe e scalpelli per ricavarne lastre di pregio e beole.


Evento n. 12: Sorgenti pietrificate
sorgenti pietrificateLe sorgenti pietrificate sono interessanti ambienti umidi, caratterizzati dalla deposizione di carbonati di calcio e di magnesio, disciolti nelle acque, sotto forma di concrezioni di vario aspetto, che possono inglobare muschi (tipico č il Cratoneurion), foglie, rametti ed erbe, dando cosė origine ai cosidetti "tufi calcarei", con aspetto spugnoso e colore da avorio a nocciola. La genesi di queste rocce č relativamente recente; si tratta di materiali teneri, per lo pių destinati alla realizzazione di muretti o cordoli nei giardini. Una roccia simile, il travertino calcareo, pių compatto e resistente del "tufo", č utilizzata come pietra ornamentale, sopratutto a Roma. Le sorgenti pietrificate sono inserite nell'allegato I della Direttiva del Consiglio della Comunitā Europea n. 43/92/CEE del 21 maggio 1992, relativa alla "Conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche" ("Direttiva Habitat"), come tipi di habitat naturale di interesse comunitario, la cui prioritaria tutele richiede la designazione di aree speciali di conservazione. Questa, pių che una sorgente, č una "cascata pietrificata", formata dalle acque provenienti dalla sorgente di San Gerolamo, sopra Prim'Alpe.


Evento n. 13: Conglomerato
conglomeratoSono sedimenti clastici che derivano dallo smantellamento di formazioni pių antiche da parte degli agenti dell'erosione o agenti esogeni (agenti meteorici, correnti, frane...), sia in ambiente subacqueo che in ambiente subaereo. I meccanismi di messa in posto di questi sedimenti sono soprattutto fluviali in ambiente continentale e gravitativi per quelli che si rinvengono in ambiente marino, alla base delle scarpate continentali. E' roccia formata sopratutto da ciottoli di calcare o dolomia (ghiaie grossolane e sabbie). Questo blocco costituisce un curioso "gendarme" a guardia della valle. Sono rocce molto diffuse e spesso utilizzate come materiale da costruzione.


Evento n. 14: Marmitta dei giganti
marmitta dei gigantiViene chiamata "Marmitta dei Giganti" una cavitā abbastanza profonda, di forma pressochč cilindrica, dovuta all'erosione meccanica esercitata dal moto rotatorio vorticoso di sabbie e ghiaie trasportate dalle acque sulle rocce del letto del torrente Ravella (Radiolariti). Le pareti di questa cavitā mostrano le tracce del moto dei ciottoli che l'hanno scavata. Altri esempi si trovano nella zona del torrente Cosia, a Tavernerio, dove sono dette localmente "bottini" e costituiscone degli elementi di grande valore naturalistico e paesaggistico. Sono anche legati alla cultura popolare locale, che ne ha tratto storie e leggende, tanto che giā Antonio Stoppani ne parla ampiamente nel suo "Il Bel Paese", primo libro di divulgazione geologica pubblicato in Italia.


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Bibliografia e riferimenti principali:
  - Liberamente tratto dall'autore del sito dall'opuscolo: "La Pietra e l'Acqua" realizzato a cura della CMTL.
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