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Blevio

Blevio è un comune di 1.0821 abitanti (densità: 197,74 ab/kmq), della provincia di Como in Lombardia. Situato sulla riva orientale del ramo di Como del Lario (di fronte a Cernobbio), si sviluppa, in sette frazioni, in altitudine tra i 200 metri sul livello del mare fino ai 1140 metri del monte Boletto. E' il primo comune dopo Como lungo la strada orientale (Regia) che porta a Bellagio.






piazza RomaBlevio è l'insieme di sette abitati di antica origine, detti “le sette città” perché un tempo erano tutti a sé stanti: Capovico, Cazzanore, Girola, Meggianico, Mezzovico, Sopravilla, Sorto, di cui quello prospiciente il lago di Como (Girola) era in origine il più importante.
Dalla disposizione degli abitati più antichi se ne desume l'origine di un "castellum" dell'età del ferro (circa 3000 anni fa - cultura di Golasecca XI - IV secolo a.C.); in tale periodo la zona di Como si sviluppa come area di scambio tra il mondo celtico transalpino e l'area etrusca centro-italica (grano e schiavi venivano scambiati con prodotti artigianali, in particolare vasellame ceramico). Il primo documento ufficiale che riporta il nome di Blevio risale al 1084, un volere testamentale del Vescovo di Como Reginaldo, che lasciò alla cattedrale di Como diversi possedimenti nel territorio di Blevio necessari per garantire la celebrazione di sue funzioni in sua memoria dopo la sua morte. Blevio compare nei documenti storici come libero comune nel 1297; nel 1335 il comune apparteneva alla pieve di Zezio (Como) e compare nella "determinatio stratarum et pontium" degli statuti di Como. Nel 1644 Blevio risulta appartenere alla pieve di Nesso, che nel 1497 era stata concessa in feudo a Lucrezia Crivelli da Lodovico Maria Sforza assieme al "contado delle Tre Pievi" (comprensivo della pieve di Sorico e di quelle di Gravedona e Dongo). Inserito nel marchesato di Nesso, nel 1647 Blevio fu concesso con una parte del feudo alla famiglia del senatore Francesco Maria Casnedi[7], la quale mantenne i diritti feudali fino a oltre la metà del XVIII secolo. A metà del '700 il territorio di Blevio comprendeva anche il borgo di Sant'Agostino di Como. Nel 1756 il comune di Blevio venne separato dalla pieve di Nesso. In epoca napoleonica fu decisa l'aggrgazione del comune di Blevio a Torno. Dopo la caduta di Napoleone questo accorpamento venne abrogato con la ricostituzione del comune di Blevio.

Edifici religiosi

Parco Mosaici: è il parco della frazione Girola, un museo a cielo aperto fatto di mosaici. E' nato nel 2015 da un progetto proposto al comune, con l'obiettivo di collocare 50 opere, in 10 anni, lungo tre sentieri che dal lago e dai parchi pubblici salgono al paese. La sua realizzazione ha coinvolto accademie, licei artistici e scuole professionali nella realizzazione di opere a mosaico nei luoghi pubblici della città, impreziosendoli. Ogni anno viene arricchiti di nuove opere provenienti da tutta Italia, e attualmente vengono disposti anche in altre frazioni del paese.

Nei secoli XVIII e XIX grazie alla sua posizione panoramica e alla natura, Blevio cominciò ad essere considerato attrattivo e vi vissero/dimorarono personaggi famosi:
Nel territorio comunale sono presenti dei trovanti, massi erratici trascinati dai ghiacciai, dalla Val Masino, dalla Valtellina e dalla Valchiavenna, nella lontanissima era quaternaria, oltre due milioni di anni fa. I due più importanti sono la Pietra Nairola e il Sasso del Lupo.

Nel luglio del 2021 il territorio del comune fu investito da una violentissima bomba d'acqua che provocò l'esondazione di cinque torrenti. Dai boschi sovrastanti, a cui non viene fatta manutenzione e pulizia, vennero trasportati a valle tronchi d'albero che moltiplicarono le devastazioni. Particolarmente colpite le frazioni di Capovico e Sopravilla. La strada provinciale è stata trasformato in un fiume di fango. I danni poi sono stati amplificati da una gestione del territorio troppo asservita alla cementificazione. Vedi l'esempio di una casa in via Caronti costruita sopra il letto di un torrente.
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